GENERAZIONE A RISCHIO: IL LATO OSCURO DELLE DIPENDENZE GIOVANILI

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Marzo 1, 2025

Le dipendenze oggi non si limitano più alle sostanze stupefacenti o all’alcool, ma si insinuano silenziosamente in ogni aspetto della nostra vita: dai beni materiali alle relazioni affettive, fino alla necessità ossessiva di apparire e appartenere. Viviamo in una società che ci spinge costantemente a volere di più, a cercare emozioni forti, a confondere il divertimento con lo “sballo”. Ma a che prezzo?

Durante gli incontri con gli esperti dell’Associazione Il Faro ODV, abbiamo affrontato una realtà allarmante: l’emergenza dipendenze sta travolgendo i giovani come un’onda inarrestabile. In particolare, l’abuso di alcool e droghe tra i minori è in crescita esponenziale, soprattutto tra i 13 e i 15 anni. Un’età in cui la voglia di esplorare e sentirsi parte di un gruppo può trasformarsi in un vicolo cieco pericoloso.

Ma cosa spinge davvero un adolescente a intraprendere questa strada?

Molti ragazzi iniziano con leggerezza, senza rendersi conto delle conseguenze, finendo per cadere in una spirale da cui è difficile uscire.
Le cause sono note: pressione sociale, disagio emotivo, contesto sociale ma forse la ragione scatenante più diffusa è sicuramente il concetto di modello sociale, punto cardine delle giovani generazioni.

Molti personaggi famosi, soprattutto nel mondo della musica, del cinema e dei social media, hanno contribuito a diffondere un’immagine distorta del divertimento, associandolo all’abuso di droghe e alcol. Alcuni artisti hanno costruito la propria fama su eccessi, scandali e uno stile di vita sregolato, diventando modelli negativi per i giovani.

Questi modelli possono influenzare profondamente gli adolescenti, portandoli a credere che senza sregolatezza e trasgressione non ci sia vero divertimento. In realtà, molti di questi personaggi hanno vissuto le conseguenze devastanti delle proprie scelte, dimostrando che dietro l’apparenza del lusso e del successo si nascondono spesso solitudine, dipendenza e autodistruzione.


Non più consigli sottovoce, qui sono necessari un vero e proprio grido alla sensibilizzazione a tali tematiche e una chiara critica indirizzata soprattutto verso le famiglie e le generazioni passate, le quali non dovrebbero limitarsi a puntare il dito contro i giovani che cadono nella trappola di droghe e alcol, ma cercare di comprendere le ragioni dietro queste scelte.

Stanchi del solito, prevedibile “Alla nostra età queste cose non esistevano!”, oppure “Noi non eravamo così!”. Un ritornello che si ripete da generazioni, come se i problemi dei giovani di oggi fossero solo frutto di capricci o debolezze. Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà.

I tempi sono cambiati, le pressioni sociali sono aumentate, e con loro anche le difficoltà che i ragazzi devono affrontare. Sminuire le loro battaglie con un semplice confronto con il passato non aiuta, anzi: allontana ancora di più il dialogo tra generazioni. Invece di giudicare con superiorità, forse sarebbe il momento di ascoltare e dialogare davvero.

Ludovica Zinco – Classe IVD

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