Lo scorso 16 novembre, presso l’Aurum di Pescara, si è tenuto un incontro significativo tra l’autrice e storica Giada Trebeschi e le classi 4B e 4D del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Sora. L’evento ha creato l’occasione per dialogare sul suo romanzo Undici passi, un’opera capace di intrecciare storia, emozioni e riflessioni sul potere delle parole.
Sei mesi prima, Trebeschi aveva incantato i nostri studenti, immersi nel verde, all’ombra di una pineta, con il rumore del mare a fare da sfondo, parlando dell’importanza delle parole nella narrazione e nella costruzione della memoria storica. A Pescara, l’atmosfera è stata diversa ma altrettanto evocativa, con le eleganti sale dell’Aurum, che ospitavano la mostra “Le stanze dell’anima” del poliedrico artista Giorgio Rizzo, a fare da cornice a un dibattito che ha coinvolto tutti attivamente.
Undici passi è un romanzo che fonde la passione per la storia con una profonda introspezione psicologica. Ambientato durante il periodo della prima guerra mondiale, il libro narra la vicenda di uomini che hanno affrontato scelte dolorose e messo a repentaglio la propria vita per un ideale di libertà.
Durante l’incontro, gli studenti si sono mostrati molto coinvolti, ponendo domande sulle tematiche affrontate nel romanzo e sul processo creativo dell’autrice. Il confronto ha offerto spunti per riflettere su come la narrativa possa avvicinare il pubblico, soprattutto i giovani, a temi storici complessi, trasformandoli in esperienze umane,tangibili e attuali.
Uno degli aspetti più interessanti è stato il rapporto tra finzione e realtà: il romanzo storico, infatti, non si limita a raccontare il passato, ma lo rielabora attraverso una lente narrativa capace di emozionare. In questo modo, vicende lontane nel tempo diventano strumenti per comprendere il presente e immaginare il futuro.
Attraverso la scrittura e la lettura, la storia diventa accessibile e viva, stimolando empatia e consapevolezza.
Una lezione che va oltre le pagine di un libro, lasciando il segno nella crescita personale e culturale di chi vi ha partecipato.
Un sincero ringraziamento va a Giada Trebeschi, per la sua disponibilità e per aver saputo trasmettere con passione il suo amore per la storia.
Marta D’Emila – Classe IVD