“Amor sine timore et odio non est”.
Così Plauto definisce l’amore in una delle sue commedie più famose, L’Anfitrione.
Nonostante sia vissuto in un’epoca così lontana da noi, risulta così vicino e attuale alle vicende che ci circondano.
Il giorno 21 marzo 2024, le classi IIIA e IIID del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, si sono recate presso il cinema Antares di Ceccano per assistere alla rappresentazione della celebre commedia plautina.
La trama ruota attorno a una serie di equivoci e inganni che si verificano quando il dio Giove assume le sembianze del generale Anfitrione per sedurre la moglie di quest’ultimo, Alcmena.
La commedia si apre con Anfitrione, un generale tebano, che si prepara ad andare in guerra. Mentre è via, Giove decide di approfittare della sua assenza e assume le sembianze di Anfitrione per avvicinarsi ad Alcmena, la moglie di Anfitrione, di cui si è invaghito. Nel frattempo, il servo di Anfitrione, Sosia, ritorna a casa insieme al suo padrone e si trova di fronte a una situazione confusa, dato che c’è un altro uomo che si finge di essere Anfitrione.
I malintesi si accumulano quando anche Mercurio, il messaggero degli dei, si traveste da Sosia e si unisce alla confusione. Alla fine, tutto si risolve quando Giove si manifesta nella sua vera forma divina e riconosce i suoi errori. Anfitrione, inizialmente furioso per l’inganno subito, viene riconciliato con la moglie Alcmena e tutto si conclude con un lieto fine.
Tale iniziativa nasce per avvicinare i giovani al patrimonio classico della cultura Europea.
Il nostro passato non va sottovalutato anzi ci aiuta a comprendere il presente e affrontare il futuro al meglio.
Bruno Greco – Ludovica Zinco – Classe IIID