L’orrore di uno sterminio – Ricordarlo è necessario
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare; le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate, anche le nostre”. (P. Levi)
Educare i giovani alla democrazia, all’uguaglianza e alla pace è un dovere che ogni scuola deve sentire come un’urgenza.
La comunità educante del Leonardo Da Vinci di Sora, sensibile e attenta, negli anni ha dato voce direttamente ai testimoni di incomprensibili ed efferate atrocità di cui la storia si è macchiata: Sami Modiano, Piero Terracina e, in questi giorni, Lello Dell’ Ariccia, un bambino del 1937 di origine ebraica che ha con forza ed emozione aperto la sua vita agli studenti del liceo sorano. Come è possibile che sia accaduto uno sterminio così atroce? Che l’umanità abbia perso il suo tratto distintivo?
La risposta sta in un avvertimento: non può e non deve capitare ancora! Un’intimidazione, quest’ ultima, che i giovani devono interiorizzare per tutelare la vita e la sua umanità.
L’ olocausto ha rappresentato uno degli eventi più tragici della storia umana. Durante la seconda guerra mondiale, il regime nazista di Adolf Hitler orchestrò il genocidio di sei milioni di ebrei, oltre a milioni di altre vittime tra cui rom, disabili, omosessuali e oppositori politici. I prigionieri hanno vissuto una degradazione fisica e morale così avvilente da togliere significato anche alla morte. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. E’ apatia morale di chi si volta dall’altra parte. Succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo.
Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’insensibilità e ci aiuta a contrastare ingiustizie e sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare. La DEVE usare.
Ludovica Zinco – Classe IIID