Lo strangolatore di Boston
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Lo strangolatore di Boston
Il 17 marzo 2023 è uscito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo una storia che ha tenuto con il fiato sospeso un intero paese per circa cinque decenni.Si tratta delle giornaliste Loretta McLaughlin e Jean Cole, ed è proprio di loro che racconta il film “Lo strangolatore di Boston”.Tra il 1962 e 1964 nell’area di Boston in Massachusetts,vennero uccise in modo brutale 13 donne tra i 19 e gli 85 anni.Un’intera città visse nel terrore fino all’arresto del killer soprannominato “Lo strangolatore di Boston”,per il modo in cui uccideva le sue vittime.In questa storia ci sono due persone che non vengono quasi mai citate,ma che hanno fatto la differenza:le due giornaliste.La McLaughlin fu la prima a connettere gli omicidi e a ipotizzare che si trattasse dello stesso assassino ed è stata proprio lei a dargli il soprannome con cui è passato alla storia.Lei e la sua collega si trovarono a dover combattere con il sessismo che dominava a quell’epoca e si lanciarono in una coraggiosa ricerca della verità,mettendo a rischio le loro vite e le loro carriere.La pellicola,che vede nel cast Keira Knightely e Carrie Coon nei ruoli delle protagoniste e vanta tra i produttori Ridley Scott,è scritta e diretta da Matt Ruskin.Sebbene il caso di De Salvo sia stato portato alla luce più di cinquant’anni fa, i suoi crimini auto confessati e l’ammissione di essere il Boston Strangler, non erano prove sufficienti per gli investigatori per perseguirlo. L’identità dell’assassino è rimasta oggetto di dibattito per decenni. Una risoluzione del caso è stata trovata cinquant’anni dopo grazie alla scienza e alla tecnologia, collegando De Salvo all’omicidio di una delle tredici vittime. La storia vera era stata già trasformata in un film del 1968 interpretato da Tony Curtis e Henry Fonda. Quello che è uscito in questi giorni è un vero thriller poliziesco, ma è anche una storia su come i giornalisti dell’epoca fossero disposti a sfidare le norme vigenti per fare il lavoro che era così importante per loro.
Agnese Alonzi 4C