“Splash”

“Splash”
Un’enumerazione di affermazioni che tende all’infinito e che riporta lo sguardo che gli adulti hanno dei giovani.
È opinione comune che questi vivano in un mondo tutto loro: un multiverso fatto di nulla.
Si tratta di un cliché! Nell’universo giovanile ci sono tanti piccoli sottomondi in cui essi esprimono il meglio di sé: quello della solidarietà, della sensibilità, della gioia e della speranza. Gli adulti, forse anche un po’ perché vivono sempre meno atteggiamenti ed emozioni di questo tipo, sono portati per natura a criticare, spesso senza andare oltre. Se lo facessero scoprirebbero che tanti giovani si dedicano al volontariato, un mondo che va dalla salvaguardia dell’ambiente alla cultura della solidarietà sociale, all’integrazione. Esistono tantissime associazioni che si occupano di chi soffre e necessita di sostegno. Una tra tutte, l’ABILBEACH che fa parte della cooperativa sociale L’integrazione. Il nome è già un programma! Il suo motto: liberi di vivere senza barriere! Offre tantissimi servizi per rendere accessibili spiagge, eventi, trasporti… A titolo gratuito, vi lavorano tanti giovani e giovanissimi che regalano il loro TEMPO. Donano questo bene preziosissimo, anche d’estate quando potrebbero divertirsi spensieratamente, a chi ha bisogno di aiuto. Lo fanno con il sorriso, donando la possibilità a chi non può di vivere un’esperienza fantastica. Concretizzano naturalmente quella integrazione di cui tanto si parla! Riflettiamo insieme: forse gli adulti giudicano talvolta superficialmente i ragazzi? Gli stessi che vivono in un mondo, tutto loro, pieno di speranza e prospettive, quello dei sogni e delle passioni forti che è quanto di più bello il giovane possa immaginare. Guai se non fosse così! Gli adulti devono farsi guide fiduciose e sostegno forte nell’offrire gli strumenti affinché i sogni di questi giovani possano concretizzarsi. Non c’è una generazione migliore dell’altra, solo un gap generazionale che va ad indicare un divario di vedute. Più di 2000 anni fa Socrate diceva” La vostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha rispetto degli anziani”. E allora sì, diciamo che lo sguardo degli adulti è stato sempre quello che ha colto indecisione, immaturità, confusione nel mondo dei giovani, ma cerchiamo di osservarli meglio: spesso sono capaci di mettere in atto concretamente le loro potenzialità.

Claudio Salerno – Classe IVC