Sta per concludersi la quattordicesima edizione del torneo internazionale della “Lazio Cup”, che ha coinvolto molti dei nostri ragazzi. La competizione è una grandissima opportunità per farsi osservare dalle squadre più forti di Europa. Il torneo è riconosciuto a livello mondiale e conta la presenza del direttore sportivo dell’Atletico Madrid e della leggenda del calcio italiano Alberto Aquilani, ora allenatore della primavera della Fiorentina. Un bellissimo gesto è stato quello di invitare la rappresentativa Ucraina, ragazzi che stanno passando un bruttissimo momento e che, forse, con questo torneo sono riusciti un po’ a staccare la spina. Il torneo si svolge in quattro gironi di quattro squadre e in ogni gruppo è presente una società ospitante del torneo: Sora,Fiuggi, Villalba e Cassino.
Abbiamo voluto intervistare il nostro studente e calciatore del Sora Riccardo Perruzza che ci ha riportato la sua esperienza del torneo.
F.: “Ciao Riccardo, come va?”
R.: ”Ciao Federico, tutto bene, anche se in realtà devo ancora recuperare le forze dopo questi giorni.”
F.: ”Dopo qualche giorno dalla vostra eliminazione, quali sono le emozioni che provi?”
R.: “Beh, sicuramente c’è un po’ di dispiacere per non essere andati avanti, ma sono molto contento e fiero di come abbiamo giocato e soprattutto di esserci potuti confrontare con squadre così importanti.”
F.: “Quante partite avete giocato?”
R.: “Abbiamo giocato le tre partite del nostro girone. La prima, contro l’Atletico Madrid, era impossibile da vincere già in partenza: 6-1 è una sconfitta importante, ma quel gol lascia qualche soddisfazione. Con squadre di questo livello le sconfitte non sono mai troppo difficili da superare!
La seconda partita è stata contro una selezione di giocatori canadesi. Abbiamo perso 2-1 ma, rispetto all’Atletico, questa squadra era molto più abbordabile. Infine l’ultima è stata contro la Salernitana, squadra che milita nella lega massima italiana. La partita è terminata con un risultato di 4-0 a loro favore, lasciandoci l’amaro in bocca.”
F.: “Per i risultati non si può dire che sia stato un grande torneo, ma ho sentito che tutta la squadra è cresciuta molto a livello caratteriale.”
R.:”Sì, affrontando squadre così importanti abbiamo imparato a giocare con un’altra testa.
Man mano che si disputavano le partite, il nostro atteggiamento andava sempre migliorando, arrivando a giocare l’ultima senza alcuna paura dell’avversario.”
F.:”Durante il torneo avete mai pensato di non essere all’altezza?”
R.: ”No, sapevamo di non essere al loro stesso livello tecnico, ma non si affrontano mai le sfide senza crederci!”
F.: “Hai detto bene! Chi pensi possa essere il vincitore del torneo?”
R.: ”Sicuramente l’Atletico Madrid, appena incoronato anche campione di Spagna. È sempre stata la favorita e merita la vittoria.”
F.:”Grazie mille per averci raccontato la tua esperienza. Ti auguro il meglio per il futuro.”
Federico Corsetti – Classe IIIC