MENZIONE SPECIALE: CLASSE IIIC
Istituto Comprensivo SORA 2 – Scuola media Riccardo Gulia
Docente referente: prof. ssa Eleonora Di Palma
Noi ragazzi della classe terza C abbiamo scelto questo nome perché, con l’odierna pandemia, stiamo rivivendo la stessa situazione che colpì Firenze e l’Europa nel 1348.
Questo parallelismo ci ha portato a riflettere sulle storie attuali vissute, considerando i valori della nostra Costituzione.
Se Boccaccio faceva eleggere re e regine per raccontare la quotidianità, noi abbiamo scelto dei nostri compagni.
Le tematiche sono legate ai ricordi passati e alle speranze future, affinchè tutti possano vivere in un clima di rispetto senza disparità.
Sora, 15 aprile 2020, h 20.30
Caro diario,
come già sai sono in quarantena nella mia cameretta da una settimana ormai, non vedo nessuno e i miei genitori aprono leggermente la mia stanza solo per darmi le risorse necessarie per andare avanti. Hanno una paura mostruosa nei miei confronti e questo non mi aiuta molto. Le uniche due fonti di felicità che ho con me sono te e i miei amici. Non potendoli vedere fisicamente, riesco comunque a guardarli attraverso uno schermo. Non ci sono altre soluzioni, ma questo già mi aiuta a passare questo interminabile periodo. Ci sentiamo la mattina perché seguo le lezioni online e poi il pomeriggio mentre svolgiamo i compiti. Successivamente, una volta terminati i doveri scolastici, parliamo del più e del meno. Oggi la prof.ssa Bianchini, quella di italiano, ci ha assegnato un compito di educazione civica molto interessante: dobbiamo scrivere se abbiamo delle storie familiari che si rifanno ai primi articoli della Costituzione. Io dal mio canto non ho avuto situazioni del genere, l’unica cosa che ho trovato cercando qualcosa, anche dei miei nonni, è stata una scatola, contenente i ricordi dei miei avi. Ho sfogliato un diario ed ho trovato la foto della bandiera italiana e sotto vi era scritto 14 marzo 1861, nascita del regno d’Italia. Continuando a sfogliare, mi sono soffermata sulla spiegazione del tricolore, vi era scritto che nel 1946 c’è stata l’eliminazione dello stemma sabaudo, da questo momento in poi è nata la Repubblica Italiana. La posizione dei colori ricorda la tradizione del nostro paese: il colore verde ricordai nostri prati, il bianco le nevi perenni e il rosso il sangue versato in guerra. Ho poi rimesso il diario nella scatola riposizionando tutto come lo avevo trovato. Ormai ci siamo salutati con gli altri e domani continueremo a parlare di questo lavoro. Sono contento perché ho trovato un altro modo per distrarmi.
Ci vediamo domani, buonanotte. Il tuo Matteo.
Sora, 16 aprile 2020, h19.35
Ciao diario,
buon pomeriggio, mancano ancora parecchi giorni al mio prossimo tampone e non vedo l’ora che possa farlo per vedere se posso uscire da questa cella stando tranquillo. Oggi ho sentito i miei amici un po’ prima, alcuni avevano degli allenamenti e abbiamo posticipato. Oggi qualcuno ha cominciato a parlare delle proprie situazioni familiari in modo che rappresentassero uno dei 12 articoli. La prima a parlarne è stata Alessandra, lei non aveva situazioni familiari di cui poter parlare negli articoli, ma ha intervistato la sua bisnonna, perché lei ha votato nel 1946 decidendo tra Repubblica o Monarchia. Era anche la prima volta che le donne potevano votare. La nonna ricorda che la mattina del 3 giugno si diresse subito a votare, aveva le idee chiare, non voleva più la Monarchia a qualsiasi costo. Era fiera di poter votare grazie ad altre donne che prima di lei si erano battute per questo diritto. Rimase felicissima quando si chiusero i seggi e fu proclamata la Repubblica. Sapeva che sarebbe iniziata un’altra vita, non perché lei avesse vissuto molto e avesse visto bene cosa volesse dire Monarchia, ma soprattutto per i suoi genitori che le raccontavano sempre cosa avevano passato. Purtroppo tornando alle donne non hanno sempre avuto i diritti di oggi, che, bisogna aggiungere, non si hanno ancora ovunque. Dobbiamo ringraziare per il diritto di voto le Suffragette che si sono battute e sono riuscite ad avere quello per cui hanno lottato tanto.
Oltre questa intervista di Alessandra, ha parlato anche Sohaib, mio grandissimo amico, come ormai sai. Lui è scappato dalla guerra in Pakistan. Ha parlato delle discriminazioni che ha subito. Lui è venuto qui quando aveva solo 4 anni, non ricorda infatti molto, ma col tempo si è innamorato dell’Italia sempre di più, fino a quando ha cominciato a ricevere commenti sul colore della sua pelle. All’inizio non ci faceva neanche caso, ma quando ha cominciato a capire il perché di quegli insulti ha iniziato ad odiare la sua persona. Col tempo ha capito che non è il colore della pelle o la nazionalità a cambiare qualcuno, in meglio o in peggio, ma le azioni compiute. Si è fatto tardi anche oggi, purtroppo le giornate sono troppo corte se passate divertendoci.
A domani, Matteo.
Sora, 17 aprile 2021, h 20.00
Ehi Diario,
oggi devo studiare molto, quindi ti spiegherò brevemente com’ è andata la giornata: dopo qualche interrogazione mattutina abbiamo fatto delle semplici esercitazioni . Abbiamo scoperto che Lucia e Mario hanno delle situazioni familiari molto simili, hanno entrambi i genitori che lavorano in delle aziende e il padre di Lucia ha problemi di vandalismo, da più di un mese subisce grandi furti e, anche se ha chiesto aiuto allo Stato, quest’ultimo non lo ha aiutato. Al padre di Mario invece non è stato rinnovato il contratto di lavoro, anche se lui aveva lavorato per quella azienda per ben 10 anni. Ti finirò di dire più in là.
Ci sentiamo, augurami buona fortuna per lo studio. Il tuo carissimoMatteo
Sora, 19 aprile 2021, h 09.25
Carissimo Diario,
innanzitutto buongiorno, è una delle rare volte che ti scrivo di mattina, questo perché ho il pomeriggio dedicato tutto allo studio. Volevo aggiornarti per quanto riguarda il progetto. Ricordi? Quello della Costituzione, ecco abbiamo aggiunto una storia molto bella. Vedi, la mia migliore amica Elena non ha una famiglia benestante, vivono in una casetta di campagna. Un giorno a scuola incontrò un ragazzo, bello e affascinante e molto molto ricco, ma questo, Elena non lo sapeva. Un giorno a venirlo a prendere fu il padre. Di corsa prese il figlio e lo portò via, all’inizio Elena non capiva, ma poi alcune ragazze le spiegarono che era molto ricco e che aveva sicuramente, preso informazioni sulla loro situazione economica . Sia Elena che Edoardo però si erano innamorati l’uno dell’altra, quindi continuarono a stare insieme a scuola. Il padre, però, accortosi che i due si vedevano ancora, non mandò più Edoardo a scuola e lo rinchiuse in casa. Nonostante tutte le difficoltà e proibizioni, Edoardo ed Elena, ormai maggiorenni ,continuano a vivere la loro vita da dolci fidanzati.
A domani .
PS: Non ho molta voglia di studiare, ma se la prof. di Diritto lo sa sono guai! Matteo
Sora, 20 aprile 2021, h.17.45
Ciao Diario,
oggi sono stato proprio di buon umore, sai abbiamo fatto delle cose molto interessanti ed interattive con la prof.ssa Bianchini. Tra non molti giorni potrò finalmente andare a farmi il tampone che deciderà il mio rientro a scuola o il mio continuare a stare in questa piccola tana. Penso che finalmente, dopo un mese di quarantena, il mio corpo si sia deciso a negativizzarsi ,ma questo è solo il mio pensiero. Sarà il tampone a parlare. Comunque per quanto riguarda invece il progetto mancano ancora un po’; ad esempio oggi abbiamo parlato di un altro tema molto importante: l’immigrazione.Io ho un amico di nome Akin, ha 16 anni, quando è arrivato in Italia ne aveva solo otto. I suoi genitori sono scappati dalla Somalia e hanno chiesto asilo politico in Italia, come prevede l’articolo 10 della nostra Costituzione. Siccome suo padre faceva parte di uno schieramento politico legato all’esercito, gli venivano negati molti diritti, ad esempio anche quello alle cure ospedaliere. Un’altra situazione familiare molto grave purtroppo è quella di Emanuele. La sua mamma lavora presso una cartiera, ma non viene pagata come un uomo. Purtroppo ci sono ancora persone che non comprendono l’importanza di tutti e due i sessi in egual modo. Ormai sono 3 anni che la madre di Emanuele riceve un salario inferiore alla norma. Quest’anno è riuscita a denunciare il suo datore di lavoro, il processo è in corso, ma è quasi certo che daranno ragione a questa povera donna.
Speriamo vada tutto bene. Ci sentiamo.Matteo
Sora, 21 aprile, h.17.55
Diario,
oggi sono in ansia, domani devo andare a farmi il tampone, spero davvero che questo incubo finisca. Il progetto comunque è al termine, ti racconterò le ultime tre storie di: Gianluca, Antonio e Giulia.
Gianluca è di origine francese, ma viveva in Libia e si è trasferito in Italia da un po’ di anni, si trova molto bene, anche perché qui non ci sono guerre. Questo perché abbiamo l’articolo 11 che stabilisce il ripudio dell’Italia alla guerra. Il padre di Antonio è architetto, e si è sempre battuto per la tutela del patrimonio ambientale ed artistico del nostro Paese, come prevede l’ articolo 9 della nostra Costituzione. E’ stato il fondatore di un’associazione a tutela del territorio con cui collabora anche la nostra scuola. Infine, ma non assolutamente per importanza, c’è la storia di Giulia: la zia cercava lavoro, al colloquio il capo non l’accettò perché scoprì che aveva amici omosessuali e che si batteva per la parità di genere. Dopo qualche anno una nuova dirigente le fece un colloquio e le disse che era inappropriato il modo in cui l’avevano trattata precedentemente, le offrì un lavoro ed oggi è tra i migliori operatori. Dobbiamo terminare le ultime modifiche, ma sono certo che sarà proprio un bel lavoro.
Buonanotte e sognid’oro.Il tuo carissimo Matteo.
Classe IIIC
Ecco a voi il link per rivivere l’emozione della premiazione avvenuta in diretta radio: