Si è composto il mosaico delle 32 squadre qualificate al mondiale di Russia 2018, le quali per accedere alla competizione hanno dovuto superare la fase a gironi divise per continenti : AFC, CAF, CONCACAF, CONMEBOL, OFC, UEFA e le squadre internazionali. Le qualificazioni di quest’ultime consistono in due spareggi, con partite di andata e ritorno, per decidere rispettivamente la penultima e l’ultima squadra a qualificarsi per i mondiali. Nello spareggio AFC-CONCACAF si sono affrontate la nazionale asiatica, vincitrice dello spareggio della zona asiatica e la nazionale nord-centro americana, quarta classificata nel gruppo unico della fase finale della zona nord-centroamericana e caraibica (Australia – Honduras). Nello spareggio CONMEBOL-OFC si sono invece affrontate la nazionale sudamericana quinta classificata nel gruppo unico della zona sudamericana e la nazionale vincitrice della zona Oceanica (Nuova Zelanda – Perù). Uscenti vittoriose da questo spareggio sono state le nazionali di Australia e Perù. Per i vari gironi le squadre verranno divise in 4 fasce in base al ranking Fifa ( FIFA/Coca Cola Men’s World Ranking). La classifica viene compilata attraverso un sistema a punti, calcolati in base ai risultati delle partite internazionali (comprese coppe e amichevoli) riconosciute dalla FIFA. Secondo il sistema attualmente in uso, i punteggi sono calcolati basandosi sui risultati conseguiti dalle squadre negli ultimi 4 anni, dando più peso a quelli più recenti e significativi per rifletterne meglio lo stato agonistico. Tra le squadre in prima fascia incontriamo: Russia, Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia e Francia. Fa eccezione la Russia che essendo paese ospitante, ha diritto all’accesso diretto alla competizione senza dover passare per le qualificazione e allo stesso tempo viene posta in prima fascia senza tener conto del ranking precedentemente citato. La seconda fascia è composta da: Spagna, Svizzera, Inghilterra, Colombia, Messico, Uruguay, Croazia e Perù. Risalta subito all’occhio la presenza della Spagna. Per il peso e la qualità dei singoli interpreti di cui dispone, la Roja meriterebbe sicuramente di essere tra le migliori 8. In terza fascia, invece, incontriamo: Danimarca, Costa Rica, Svezia, Tunisia, Egitto, Senegal e Iran; squadre che potrebbero rivelarsi le sorprese di questo mondiale.
Queste nazionali non dispongono di rose eccelse, ma nel loro piccolo hanno a disposizione la qualità di alcuni singoli militanti nei maggiori campionati europei e soprattutto presentano una buona organizzazione di squadra e nel gioco. In quarta ed ultima fascia troviamo: Serbia, Nigeria, Australia, Giappone, Marocco, Panama, Sud Corea e Arabia Saudita; squadre che potremmo considerare “cuscinetto” data la loro qualità. Però, la storia recente ci insegna che quest’ultima tipologia non esiste più, dato il divario sempre minore tra le varie rose. Chissà se qualcuna di queste nazionali non possa essere la sorpresa della competizione capace di battere le favorite. Ovviamente non tutte le squadre hanno la possibilità e l’onore di prendere parte al mondiale. Tra queste ricordiamo Olanda, Cile, Ghana, Giappone, Stati uniti, Turchia, Ucraina, Galles e per nostro sommo dispiacere la nostra nazionale. Gli Stati Uniti lanciano un’idea e aprono il salotto di casa propria con un invito a Italia, Cile, Ghana e Olanda organizzando un torneo o una serie di amichevoli con date da stabilirsi. Tutto ancora in alto mare, ma potrebbe essere un modo (forse non proprio soddisfacente) per consolarsi. Il mondiale è senza dubbio la competizione più importante che possa esistere, che unisce interi popoli per il raggiungimento della vittoria finale.
Piercarlo Zarrelli