Dal 24 al 26 maggio si svolgerà a Pistoia l’ottava edizione del festival dell’antropologia. E il tema sarà la cultura.
E’ giunto alla sua ottava edizione il festival dell’antropologia che ogni anno si tiene a Pistoia e che quest’anno si svolgerà dal 24 al 26 maggio. La città toscana con i suoi Dialoghi sull’uomo ospiterà personalità del mondo academico e artistico provenienti dall’Italia e dal mondo, per discutere e intrattenersi insieme a loro sul tema scelto per quest’anno e riassunto dal titolo “La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità, scambi”, che vuole anche onorare la nomina di Pistoia a Capitale Italiana della Cultura 2017.
Il festival affronterà con un’impostazione multidisciplinare e volta all’approfondimento dei contenuti alcune questioni inerenti all’argomento di quest’anno, che l’ideatrice della manifestazione, Giulia Cogoli, esperta di editoria e comunicazione culturale, così presenta: ‹‹La declinazione plurale del concetto di “cultura” rappresenta non solo la principale acquisizione teorica dell’antropologia culturale, ma anche una delle grandi rivoluzioni conoscitive del Novecento. La messa a fuoco del concetto antropologico di cultura ha di fatto aperto la strada alla decostruzione della nozione di “razza”, permettendoci di guardare all’intera umanità da una prospettiva unitaria. Le culture sono cantieri sempre aperti, processi in continua evoluzione, e lo scambio culturale è la norma, non l’eccezione.›› La cultura, dunque, come occasione di incontro, prestito e scambio continui.
Del ricchissimo programma si segnalano alcuni eventi.
Venerdì 26 maggio Claudio Magris, tra le più autorevoli voci del mondo intellettuale italiano, parlerà della figura del maestro, di cosa significa essere maestro e del rapporto che intercorre con l’allievo, portando all’attenzione del pubblico grandi esempi della storia letteraria ma anche esempi tratti dalla sua vita e dalla sua esperienza di insegnamento.
Sabato 27 maggio lo scrittore israeliano David Grossman riceverà il Premio Internazionale Dialoghi sull’Uomo e in questa occasione parlerà del valore universale del dialogo e del confronto, traendo spunto dalla questione israelo-palestinese che lo vede tra i sostenitori di una soluzione pacifica dello scontro.
Lo stesso giorno Toni Servillo, attore di teatro e di cinema, leggerà dei brani tratti da Se questo è un uomo e Il sistema periodico di Primo Levi, che esprimono il significato attribuito dall’autore testimone dell’orrore della Shoah al concetto di cultura, intesa come momento salvifico in cui l’uomo, nei momenti più tragici, si riconosce e si stringe al suo simile.
Tra gli incontri di Domenica 28 maggio si segnalano:
L’appuntamento con Paola Mastrocola, insegnante di lettere al liceo fino al 2015 e scrittrice per ragazzi, dedicato al ruolo della cultura nella scuola di oggi che sembra sempre più distante dall’esigenza di preparare delle persone colte e in cui le parole d’ordine sono “percorsi formativi”, “piano per la scuola digitale”, “alternanza scuola lavoro”, “certificazione delle competenze”, ecc.
La lezione dell’esperto di arte religiosa John Eskenazi in un incontro dal titolo “Il Buddha e Alessandro Magno”, dove lo studioso spiegherà come dall’incontro di due civiltà diverse sia scaturita una commistione fortunatissima di popoli e culture. Eskenazi la racconterà attraverso le immagini dell’arte Gandhara, in cui le immagini del Buddha e di Alessandro Magro, entrambi figli di re, ma diversissimi per condotta e principi, troveranno una sintesi nella figura del Buddha nella guisa di un imperatore romano.
L’incontro con Marco Paolini, autore e attore per il teatro civile, in cui si rifletterà sul posto che la tecnologia è venuta ad occupare nelle nostre vite, alla maniera dei racconti degli anziani, quando nelle notti invernali narravano delle storie che, stando alle parole dello stesso Paolini, erano ‹‹uniche e preziose››.
E poi tanti altri momenti di confronto, di riflessione, di intrattenimento con conferenze, proiezioni di film e anche un concerto eseguito dall’orchestra pistoiese Leonore diretta da Daniele Giorgi, che suonerà la Nona Sinfonia di Beethoven.
Il festival cura anche delle pubblicazioni edite da UTET, nonché un archivio di risorse sonore e visive. Sono allestite importanti mostre fotografiche e vengono organizzati degli incontri con le scuole secondarie di secondo grado per permettere agli studenti di assistere in streaming ad alcune conferenze preparatorie all’edizione del festival. Il tutto a testimoniare l’impegno divulgativo dalla manifestazione.
C’è anche la possibilità di proporsi come volontari, scegliendo, entro i limiti del possibile, l’area all’interno della quale si vorrebbe prestare il proprio aiuto (informazione, pronto intervento, stampa, ecc.).
Tutte le informazioni sono reperibili su sito www.dialoghisulluomo.it, compresi i consigli e le indicazioni su come raggiungere la città e sulle strutture ricettive.
Non resta che inforcare gli occhiali dell’antropologo e prendere parte ai Dialoghi, che aprono una finestra su una disciplina affascinante ma poco conosciuta con un taglio specialistico che però riesce ad essere accessibile anche al grande pubblico.
Giosuè Cersosimo
(ex alunno Liceo, collaboratore esterno del giornale)