Abbiamo deciso di intervistare alcuni degli alunni del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci,di Sora, che partecipano al laboratorio scolastico di Fotografia e Teatro, seguiti rispettivamente dall’occhio esperto dei due professionisti Marco Schirinzi e Ivano Capocciama.
FOTOGRAFIA
Cristina, quando e come è nata la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia nasce dall’osservazione del mondo. Ho sempre amato osservare quel che mi trovavo davanti, non solo nell’immagine, ma anche nel significato e nella storia che nascondeva. Si pensa che fare una fotografia sia come fare una fotocopia della realtà. Non c’è niente di più sbagliato! Fare foto é creatività, é interpretazione.
Che soggetti privilegiate all’interno del laboratorio scolastico? Invece tu, all’esterno, cosa ami fotografare?
All’interno del corso di fotografia stiamo privilegiando tutto ciò che riguarda l’animalesco e il misterioso, perché stiamo lavorando con il corso di teatro per preparare lo spettacolo “La Lupa”, di Giovanni Verga, quindi ci muoviamo sostanzialmente su quel tema. Al di fuori della scuola, invece, fotografo principalmente i paesaggi, come scorci di città o tramonti, perché mi piace fotografare come l’intervento dell’uomo abbia influenzato, sia in modo positivo che negativo, il paesaggio naturale.
Sara, hai mai pensato di fare della fotografia un tuo lavoro? Se sì, in che modo?
La fotografia resterà sempre una mia grande passione, ma non è facile trasformarla in lavoro. Alcuni di noi stanno cercando un modo per continuare, come un nostro ex studente che è stato ammesso in un’ accademia di belle arti. Altri invece hanno altri progetti, ma ognuno di noi sicuramente conserverà il ricordo di questo corso come importante esperienza personale. Sicuramente gli insegnamenti di Marco ci saranno utili anche in altri ambiti: nella vita. La nostra visione del mondo è cambiata da quando ci conosciamo.
Che tipo di rapporto si è creato tra voi ragazzi e il vostro insegnante Marco Schirinzi?
Tra noi e Marco si è creato un rapporto di amicizia, perché non si è mai posto come una persona ad un livello più alto del nostro e, cosa piú importante, ci ha fatto capire che il corso deve essere un momento in cui ci si confronta con gli altri.
TEATRO
Michele, quando e come è nata la tua passione per il teatro?
La mia passione per il teatro è nata quando ho iniziato il laboratorio scolastico nel Liceo, solo così, grazie ad Ivano, ho scoperto il mio interesse. Prima non pensavo che potesse piacermi così tanto il teatro, ma Ivano con il suo carisma mi ha trasmesso tutta la passione che mette in questo laboratorio, ed è per che questo che lo consiglio a tutti.
Descrivi con un aggettivo il corso fatto a scuola e spiegane il motivo.
Un aggettivo non basta, vorrei usarne due: unico e divertente. Unico perché non c’è stato nessun altro corso come questo che ho già frequentato. Divertente perché Ivano riesce a non farci stancare mai, nemmeno quando proviamo duramente.
Giorgia, dicono che il teatro formi il carattere di una persona, tu che ne pensi?
Penso che sia vero che il teatro formi il carattere e parlando della mia esperienza personale posso dire che prima di iniziare era una ragazza molto timida e insicura. Il corso di teatro mi ha resa piú socievole e aperta anche nei confronti degli altri e soprattutto ora ho molta più fiducia in me stessa.
Qual è il tuo rapporto con i ragazzi all’interno del gruppo?
Frequentando il gruppo ho conosciuto tanti ragazzi con i quali ho creato un bellissimo rapporto di amicizia. Infatti, stando sul palco e interpretando diversi personaggi, ognuno di noi riesce a far emergere tutte le sfumature del suo carattere.E’ questo che, unito alla condivisione delle emozioni, ha rafforzato il nostro legame.
Ringraziamo i ragazzi per la loro disponibilità e per averci raccontato delle così belle esperienze.
Martina Battista, Alessandra Bianchi, Giorgia Carli e Francesca Chiarlitti