Due importanti astronauti italiani, Guidoni e Cristoforetti, rilanciano l’esplorazione spaziale.
L’uomo è sempre stato affascinato dall’universo. Ha cercato di scoprire e svelare segreti e misteri del nostro pianeta e allo stesso tempo è andato alla ricerca di nuovi mondi da popolare. Si è avventurato nello spazio accompagnato dal desiderio della scoperta e dell’esplorazione, sostenuto dallo sviluppo scientifico e tecnologico che negli anni ha fatto progressi e conquiste straordinarie.
Il 21 Luglio del 1969 Neil Armstrong, comandante della navicella spaziale “Apollo 11”, mise per primo piede sulla Luna. La famosa frase pronunciata dall’astronauta americano, “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”, dava un nuovo impulso all’esplorazione spaziale. Arriviamo ai giorni nostri con due “stelle” dell’astronautica italiana, Umberto Guidoni e Samantha Cristoforetti.
L’astrofisico italiano, nel suo libro “Viaggiando oltre il cielo”, ci racconta la sua esperienza e ci fornisce interessanti spunti di riflessione: l’esplorazione spaziale è una caratteristica tipica del comportamento umano, è insita nel DNA dell’uomo che, sulla Terra, tende ad occupare luoghi ed ambienti anche inospitali. Allo stesso modo, i viaggi nello spazio, oltre a fornire importanti informazioni scientifiche, rientrano sicuramente in quest’ottica cioè rappresentano il desiderio di conquistare mondi nuovi.
Oggi gli occhi sono puntati su Marte, il pianeta rosso, dove è stata confermata la presenza di acqua che però non scorre nello stesso modo in cui scorre sulla Terra. Pur essendoci acqua, non è ancora possibile garantire la vita umana su questo pianeta, anche per la sua struttura eccessivamente gassosa. I risultati conseguiti, come afferma Guidoni nel suo libro e la stessa Cristoforetti nelle interviste rilasciate al rientro dal suo viaggio, sono di notevole importanza scientifica e tecnologica. Su questi presupposti è stata progettata una nuova missione chiamata “ExoMars”, lanciata il 14 Marzo 2016 per l’esplorazione del pianeta Marte.
L’avventura dell’uomo nello spazio è ancora una sfida aperta. Ci sono ancora molte cose da scoprire. Aspettiamo fiduciosi con lo sguardo all’insù.
Antonio Pantanella