Davide Zappacosta: un esempio da seguire

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La carriera

Davide Zappacosta nasce a Sora l’11 Giugno 1992. Il giovane calciatore muove i suoi primi passi a contatto con il pallone nelle giovanili della sua città d’origine. Inizia la sua carriera professionistica con l’Isola Liri, esordendo a 17 anni in lega Pro. A seguito delle buone prestazioni ottenute con il club ciociaro, viene notato da un talent scout dell’Atalanta che decide di tesserarlo nel Gennaio 2011. Dopo la trafila nelle giovanili del club bergamasco viene ceduto in prestito all’Avellino, dove si rende protagonista della promozione in serie B del club campano nella stagione 2012/13. La carriera professionistica del talento sorano decolla nel 2014 quando torna a vestire la maglia nerazzurra. Zappacosta si mette in luce e trova sempre maggiore spazio nella squadra, tanto da attrarre su di se le attenzioni di alcuni importanti club come Roma e Torino. Durante il calciomercato estivo viene acquistato proprio dal club granata che lo rileva a titolo definitivo per 4,3 mln. Nel Settembre 2016 il neo CT dell’Italia Giampiero Ventura, ex allenatore di Davide al Torino, decide di convocarlo in Nazionale maggiore facendolo esordire nella partita contro il Liechtenstein valevole per la qualificazione ai mondiali di Russia 2018.picsart_12-21-04-55-56

Caratteristiche tecniche

Zappacosta gioca come terzino destro e fa della corsa una delle sue principali armi. E’ dotato, infatti, di un’ottima resistenza fisica, e grazie alla sua spinta può agire su tutta la fascia arrivando spesso sul fondo per crossare e fornire assist ai compagni. Considerato da molti uno dei giovani più promettenti nel suo ruolo, garantisce spinta in fase offensiva ma soprattutto copertura in difesa.

Passione, costanza e duro allenamento:

questi gli ingredienti che hanno portato il sorano a conquistare la serie A. Davide è sicuramente un esempio da seguire: con impegno e determinazione ha dimostrato che nessun sogno è irrealizzabile. Non possiamo non sentirci fieri di un ragazzo che ha frequentato la nostra scuola, il “Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci”, come non possiamo non ammirarlo per la sua umiltà e per il suo impegno che impiega ogni giorno per migliorarsi. Il nostro augurio è che possa proseguire nel migliore dei modi la sua carriera per raggiungere in futuro traguardi sempre più importanti.

Matteo Pasquarelli

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