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Danza e anoressia due acerrime nemiche

La danza classica non è semplicemente un’attività fisica ma bensì una vera e propria forma di arte avente origini antichissime come momento di svago tra una portata e un’altra durante i banchetti di corte. Essa è una scuola di assoluto rigore una disciplina che non tutti i fisici possono interpretare nel modo più appropriato.
Per questo, pur essendo destinato a tutti lo studio di questa rigorosa disciplina, non sono molti coloro che possono sentirsi davvero realizzati nell’eseguire esercizi che richiedono anni di preparazione per dare risultati visibili e apprezzabili.
E’ sempre più presente il problema della danza classica in rapporto ai disturbi alimentari come l’anoressia in quanto le  ballerine devono essere snelle eleganti e fisicamente adeguate, secondo i canoni di quest’arte . Ultimamente molti sono stati gli episodi riguardanti ballerine affette da questa malattia mentale che pur di seguire il proprio sogno hanno rischiato la vita. Questa ossessione di avere un fisico perfetto ed allenato è nella mente di ogni ballerina professionista, cosi che  esse si convincano di non essere mai abbastanza magre per poter rincorrere la propria aspirazione ,iniziando poi a dimagrire velocemente fino a diventare anoressiche per assomigliare ai corpi statuari di principi e principesse secondo i rigidi canoni richiesti dal balletto classico. Numerosi sono i casi di alcune ballerine che pur di raggiungere il successo sono entrate nel circolo vizioso dell’anoressia abbandonando perciò la loro carriera. Principalmente la causa di questo fenomeno è un mondo che premia la magrezza come modello di bellezza per questo non bisogna solo accusare questa forma di arte ma bensì la società al giorno d’oggi.

Alessandra Bianchi

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